in caso di maltempo centro congressi valtournenche
Una passeggiata verso i luoghi “insoliti” di spettacolo affidata a Riccardo Mantelli, specialista di algoritmi e intelligenza artificiale e alla sua PHAI (PHotography Artificial Intelligence) una macchina fotografica da lui concepita che dispone di un algoritmo che interpreta in poesia l’immagine che riceve.
Catturando e sfamandosi di immagini e istanti con gli spettatori, Mantelli fa filosofia, riflette sulla mappatura del mondo di cui gli algoritmi sono ghiotti. Non solo dei territori fisici, ma anche delle immagini che produciamo, dei nostri intimi rapporti con le cose. Come diceva l’imperatore di Persia Al-Ma’mun, chi possiede la mappa dei territori ha il potere.
Per questo capire i meccanismi dell’intelligenza artificiale ci permette di saziare la fantasia e la fame di conoscenza, compiendo un atto di resistenza consapevole al cospetto di una AI chiamata in gioco.
a seguire
Azione coreografica site-specific – concept Collettivo Micorrize. Spettacolo di e con Marta Lucchini – allestimento Rosa Lanzaro.
Un ricamo in corda dorata unisce simbolicamente due estremità come metafora di connessione e tessitura. Un’incrinatura che viene abitata per provare ad intrecciarne i fili in una trama installativa e gestuale. Una capanna, riparo fortuito; un giardino di piccoli fiori d’oro che sbocciano dall’acqua; un grande uovo ed un drago immaginario da cui nasce una creatura metà umana metà animale. Il blu dell’acqua e del cielo, il rosso di radici nodose, il biancore delle pietre dell’alveo fluviale, la preziosità dell’oro degli oggetti, ne sono la cifra. L’oro come segno di cura, materia che ricuce e ripara ferite – quelle del paesaggio, e della relazione tra il Pianeta e l’essere umano.
L’uso dell’oro rimanda alla pratica giapponese del kintsugi, che letteralmente significa “riparare con l’oro” e che consiste nell’utilizzo di un metallo prezioso per saldare assieme i frammenti di un oggetto rotto.